Cresce la sensibilità dei consumatori per l’ambiente e anche la domanda di un packaging più eco-friendly. Molte aziende hanno trovato strade alternative alla plastica, ma basta osservare le confezioni dei prodotti sugli scaffali dei supermercati per renderci conto di quanti imballaggi siano inutili e finiscano direttamente nella spazzatura. Transparency Market Research ha pubblicato uno studio per evidenziare alcuni trend del panorama globale del green packaging.

Starbucks dice stop alle tazze da caffè usa e getta e punta alle riciclabili. La famosa catena americana sperimenterà nel Regno Unito Frugalpac, un contenitore inventato da Martin Myerscough, che non rinuncia all’aspetto tipico dei “bicchieroni” di Starbucks ma che punta al riciclo e al green.

Sun Basket consegna pasti a domicilio prodotti con ingredienti non ogm e bio. Per rimarcare il suo lato green ha introdotto una novità per rendere il proprio packaging più sostenibile e ridurre i rifiuti associati alla consegna delle scatole di cibo.

In Australia un’azienda inscatola e vende aria fresca destinata a chi popola le aree più inquinate della Cina. Non è fantascienza, è la “Green & Clean Air”, fondata da John Dickinson e Theo Ruygrok.

Anche quest’anno si ripresentano a Pasqua alcuni dei problemi ormai ricorrenti: packaging variopinti tutt’altro che riciclabili e ecofriendly e prodotti di bassa qualità, spesso vere frodi alimentari.

Spesso quando si tratta di alimenti e oggetti di uso quotidiano, ben noti, è complicato dar loro una veste promozionale accattivante, originale, che si distingua dai precedenti e dai competitor.

Due aziende giapponesi hanno realizzato due packaging in modo che le figure ritratte, disponendo i prodotti uno accanto all’altro, si potessero unire e baciarsi. Con questo bacio creativo, la Kirin e la Glico hanno anche ricevuto l’approvazione della comunità LGBT.